lunedì 20 dicembre 2010

Un Natale color pistacchio

La nostra casa, ogni tanto, ha bisogno di un piccolo cambiamento. Nel periodo natalizio, in particolare, ci divertiamo a comprare cose nuove da mettere sui mobili e tanti (e forse troppi) addobbi. Le stanze si riempiono di fiori, palline di ogni genere, candele e candelabri, centrotavola, ecc. C’è voglia in questo momento dell’anno di abbellire la casa, di renderla il più accogliente possibile. Nei negozi è raro vedere qualcuno uscire senza aver fatto acquisti, d’altronde è difficile trattenersi quando si hanno davanti così tante cose belle e tutte noi diamo sfogo alla nostra creatività.
Quest’anno ho scelto di staccarmi dai tradizionali colori natalizi e di optare per i colori lilla, verde pistacchio e bianco. Questo accostamento di colori mi è sempre piaciuto, anche da indossare: ho comprato foulard, borse, orecchini e collane in tinta e in risultato è sorprendente.
Prima di acquistare però, ho guardato quanto materiale avevo già in questi colori, se avevo del nastro colorato da poter abbinare, e se potevo “riciclare” qualcuna delle mie rose in tessuto (quando trovo delle rose artificiali che mi piacciono in modo particolare le compro sempre perché possono essere utilizzate in molti modi).



A casa ho sempre molti nastri di raso, perché ho imparato a tenere quelli che ci sono sui pacchi regalo: ne ho moltissimi di color bianco e quindi basterà comprarne solo nel color lilla. E per questo devo dire di essere stata fortunata: sono andata in un negozio di scampoli perché mi serviva del tessuto per fare alcuni cuscini e in una cesta ho visto che svendevano dei nastri, tra questi ho trovato proprio quello che volevo (e a un prezzo bassissimo!). Non si devono spendere cifre esorbitanti per decorare un albero di Natale, anche perché non è detto che poi il risultato sia soddisfacente. È bene scegliere uno o massimo tre colori per le decorazioni per evitare l’effetto “arlecchino”, guardare cosa si ha già in casa e poi passare agli acquisti.



Un piccolo consiglio:
se vedete che il vostro albero è piccolo e lo vorreste più alto, più “svettante”, non correte a comprarne subito un altro: basta utilizzare qualche scatola o scatolone che avete in casa o che potete chiedere alle commesse del supermercato (a costo zero visto che loro li buttano via), incartarli con una bella carta natalizia e il gioco è fatto.

giovedì 9 dicembre 2010

Un’occasione da non perdere: il country in fiera

Come al solito, mi sono ridotta all’ultimo giorno per visitare questa fiera dedicata al country e non solo. La curiosità di vedere e soprattutto la speranza di trovare alcuni oggetti che cerco da qualche tempo mi elettrizzavano già da qualche giorno.
 Ogni stand aveva la sua particolarità: c’era quello dei pizzi e merletti (dove sono riuscita a farmi scappare una lampada molto carina!), quello dei materiali per decoupage e filati, quello del patchwork, quello dei tessuti e passamanerie, ecc..
Sono rimasta letteralmente affascinata dalla zona dedicata all’antiquariato, intitolata “Autentica, il riuso nella casa e nel giardino”. Una signora dal gusto impeccabile aveva all’interno del suo stand pezzi d’antiquariato francese meravigliosi: un divano a 3 posti del ‘700 mi ha rubato il cuore! Cancelli, ringhiere, panchine, tavoli e sedie segnati dal tempo mostravano tutta l’eleganza e la raffinatezza del passato. Veniva voglia di acquistarli per mettersi, non appena tornati a casa, subito all’opera per riportarli all’antico splendore.
Una coppia di signori toscani aveva una stand dedicato a pizzi e merletti: centrotavola, paralumi, trapunte, centrini parlavano da soli. Anche qui tutto era talmente allettante che non potuto trattenermi dall’acquistare.
Chi è amante del vintage, non poteva certo dirsi deluso: occhiali, bijoux, borse, guanti e cappelli non mancavano. Io adoro la bigiotteria degli anni ’50 e ’60, soprattutto quella americana, ma non ne ho una grande conoscenza, quindi PER ORA guardo e non acquisto (con la mia fortuna sarei capace di pagare un capitale un fondo di bottiglia!).
Inoltre questa è stata l’occasione per scoprire alcuni negozi che si trovano vicino a casa mia e dei quali non avevo mai sentito parlare.
L’unica delusione è stata forse il numero ridotto di espositori ed un unico padiglione adibito alla manifestazione (visto il prezzo del biglietto).

martedì 7 dicembre 2010

Sua maestà…il Maria Teresa

Una cascata di gocce di cristallo ecco cos’è una lampadario Maria Teresa.
Forse l’avrò visto appeso chissà quante volte in quelle case sontuose, che compaiono sulle riviste, eppure non ne fui colpita come quando lo vidi tutto impolverato all’interno di un vecchio scatolone. Con cautela, lo estrassi dalla carta di giornale nel quale era avvolto. Era piccolo e con una sola luce, ma la sua forma così aggraziata lo rendeva adatto per un ingresso, uno di quelli raccolti in cui si entra e sulla destra si trova la scala che porta alla zona notte con quei bei gradini in pietra resa irregolare dal passare del tempo e con una ringhiera tutta lavorata in ferro battuto, mentre sulla sinistra si scorge il salotto e la sala da pranzo con un vecchio camino in pietra. Va di moda appenderli ovunque, anche nei bagni.
Dopo averlo pulito in ogni sua parte, mi accorsi che mancava qualche pezzo, certo era solo qualche goccia, ma avrei dovuto cercarla nei vari mercatini dell’antiquariato che si trovano ogni domenica nelle piazze dei vari paesi della provincia.
In un vecchio Maria Teresa si vedono ancora i cristalli uniti a mano uno a uno: gusto, precisione, manualità che non  appartengono quasi più ai nostri giorni.
Adoro i pezzi vecchi posseduti non solo dai miei nonni ma anche da altri perché hanno una loro storia da raccontare: su alcune pettiniere si possono vedere ancora i segni lasciati dall’alcool contenuto nei profumi, come sul tavolo quelli lasciati da bicchieri, bottiglie o coltelli.



Un piccolo consiglio:
Sarebbe un oltraggio alla perfezione colorare un vecchio Maria Teresa, ma se si vuole un lampadario con gocce di cristallo senza spendere grandi cifre bisogna usare l’immaginazione. Si trovano ancora in molte case lampadari in metallo anni ’80 con una doratura ormai fuori moda, che possono essere rinnovati colorando la struttura con il colore che si preferisce. Se i cristalli fossero neri, si potrebbe colorare la parte metallica di nero, rendendo questo oggetto adatto ad un arredamento minimalista in cui il bianco e/o il nero regnano sovrani. In questi contesti, che per alcuni possono apparire freddi e senza personalità, si può osare con gli accessori: lampadari, lampade, specchi, tappeti, vasi e cuscini rigorosamente in un colore acceso.

venerdì 3 dicembre 2010

S.O.S. testiera del letto

La ricerca della testiera per i letti della camera dei bambini è stata lunga, soprattutto perché cercavo qualcosa che costasse poco e facesse effetto. Ho visto cose meravigliose nelle botteghe degli artigiani ma non c’era nulla che si avvicinasse al prezzo che volevo spendere. Nei mercatini ho spesso trovato i “classici letti dei nostri bisnonni”, quelli in legno di fine ‘800-primi del ‘900 con le testiere altissime, ma non facevano al caso mio. Precisamente cercavo quei bellissimi letti in ferro battuto ancora tutti lavorati a mano ma sembrava che la fortuna non fosse proprio dalla mia parte. Dopo un anno infruttuoso, l’unica cosa che restava da fare era trovare un’alternativa. Se la ricerca della testiera ormai era diventata un’utopia, dovevo farmi venire in mente qualche idea!
Molti utilizzano le cimase dei vecchi mobili da appendere sulla parete del letto, ma io non ne ho trovata nessuna che rispecchiasse il mio gusto. La maggior parte erano troppo piccole. Io cercavo qualcosa che avesse più o meno la stessa lunghezza del lettino perché non mi piace vedere sul muro un pezzo insignificante. Ho imparato che tutto quello che compriamo per la casa, e lo stesso vale per l’abbigliamento, deve essere un “amore a prima vista”. Non ci si deve mai pentire di un acquisto: se non si è convinti piuttosto è meglio lasciar perdere. E quindi questa alternativa venne scartata.
Altra idea carina è quella di appoggiare sagome di legno o compensato rivestite con una bella carta da parati oppure solamente verniciate. L’idea mi piace ma la vedo più adatta per un letto matrimoniale.
La ricerca continuava. Era uno di quei pomeriggi afosi di luglio, in cui l’unica salvezza è ripararsi all’interno di qualche negozio o centro commerciale con l’aria condizionata accesa. Ed ecco apparire, in mezzo a tante cianfrusaglie, questi grandi sovrapporta di ferro battuto. Era quello che stavo cercando: il decoro mi piaceva, ed anche il color caffelatte lo trovavo adatto da abbinare con i trapuntini che avevo già acquistato di colore rosa. Finalmente avevo trovato quello che volevo, ad un prezzo ancora inferiore a quello che avevo stabilito, e non dovevo neppure metterci le mani perché era perfetto!!


Un piccolo suggerimento:
se notate che la parete è ancora spoglia perché non mettere tra i 2 lettini uno specchio o un quadro. Il mio sogno è appendervi sopra un ciel de lit. Ma questa è un’altra storia!

cosa si nasconde in soffitta...

Mai guardato nelle cantine o nei vecchi solai? Se non lo avete fatto, andate a vedere perché potreste trovare cose che non usate più ma che possono avere una nuova vita. Certo non tutte abbiamo la capacità di donare nuova vita ad una cosa facendola diventare di buon gusto anzi , soprattutto le prime volte, o il risultato non è quello sperato oppure diventa una cosa che abbandoniamo di nuovo in un angolo perché non abbiamo l’ispirazione giusta (e poi resta lì per lungo lunghissimo tempo e anch’io ne so qualcosa, visto che tutte le volte che inizio a dipingere un quadro poi non riesco MAI a finirlo!). Però bisogna provare! Oltre ad essere utile per sbizzarrirsi con carta vetrata, colori, stencil e tanta fantasia, è un ottimo modo per rilassare la mente e sciogliere le tensioni quotidiane. Provare per credere!

Io ho scoperto nel solaio del nonno un vecchio tavolino. Mi è subito piaciuto perché le gambe mi ricordavano le panche e i tavoli che si trovano nelle caffetterie di montagna, e me lo ero già immaginato dipinto di un altro colore. Certamente lo stile del tavolino è country e quindi le tonalità più adatte da usare sono il bianco, il crema, il grigio perla, l’azzurro polvere o il tortora. Non lo vedrei all’interno di un contesto moderno: un altro tipo di tavolino può essere perfettamente colorato di nero, rosso o fuxia. Il recupero infatti può essere fatto anche per mobili da collocare all’interno di ambienti contemporanei: un letto in stile veneziano può benissimo essere dipinto di nero con una finitura lucida. Tutto sta nell’abbinare bene mobili, stili e colori!
Ho comprato la carta vetrata per legno (fine) e i colori acrilici: il bianco satinato mi servirà per dipingere l’intero tavolino, mentre i colori caffelatte e tortora li utilizzerò per il decoro centrale.
Si inizia levigando l’intera superficie per rimuovere la vernice preesistente, in questo modo la presa del colore acrilico sarà maggiore. Dopo una bella spolverata con uno straccio e un pennello (se il vostro mobile ha degli intagli), si stende una una prima mano uniforme di colore acrilico bianco satinato. Il prodotto che ho acquistato io coprirà completamente le venature del legno, ma se il vostro mobile è in legno massiccio consiglierei di scegliere, per un miglior risultato, uno smalto all’acqua che lasci intravedere nodi e venature (questi prodotti li trovate in qualsiasi colorificio basta chiedere!). Quando il colore si è asciugato, stendo la seconda mano.
Guardando e riguardando il tavolino noto che manca qualcosa: un decoro al centro sicuramente ci starebbe bene!! Una volta trovata la figura o il disegno più adatto, l’ho ricalcata sulla carta da lucido e trasferita sul legno utilizzando la carta grafite. In commercio ci sono stencil già pronti per tutti i gusti, tutte le tasche e tutte le dimensioni!
Ho riempito gli spazi con il colore acrilico caffelatte e realizzato le ombre con il tortora. Mi piace dare un’idea di vissuto ai miei mobili e quindi ho levigato gli spigoli con la carta vetrata (vedi foto del particolare). Eliminata la polvere con uno straccio, si può finalmente stendere su tutte le superfici con panno pulito la cera per mobili (la trovo migliore rispetto a prodotti come il flatting ad acqua!) . Al contrario dei colori acrilici e degli smalti all’acqua, la cera (almeno quella che uso io) ha una profumazione più intensa quindi quando la utilizzate è meglio mettersi su un balcone, terrazza, giardino o garage e lasciare il mobile per 1-2 giorni all’aperto in modo che perda l’odore del prodotto. Lo dico per esperienza perché ho fatto l’errore di lavorare con la cera in taverna e poi me le sono sentite!


Un piccolo suggerimento:
se come me cercate da parecchio tempo all’interno dei mercatini una panca da mettere in fondo al letto e non l’avete ancora trovata, perché non far diventare il nostro tavolino una panca, visto che le dimensioni sono più o meno le stesse!!
Io ho già acquistato alcuni tessuti, basta solo scegliere quello più adatto per farne dei cuscini da collocate sopra!

giovedì 11 novembre 2010

....si avvicina il Natale....

Sembra incredibile ma appena finite le vacanze di agosto, in un attimo ci troviamo catapultati nell'atmosfera natalizia. Settembre è il mese in cui ci si deve riadattare alla vita frenetica di tutti i giorni, mentre da Ottobre i negozi iniziano ad esporre già le prime decorazioni per l'albero. E quindi bisogna iniziare a pensare a come fare l'albero, a come allestire eventualmente balconi, terrazze o giardini...il tutto però deve avvenire rispettando un certo badget (che di solito non viene mai rispettato!!!). Quest'anno cercherò di spendere il meno possibile, guardando tra le occasioni di alcuni negozi, recuperando qualche oggetto dai mercatini dell'usato e guardando tra le cianfrusaglie della mia cantina. Vedremo se ne sarò capace....

sabato 6 novembre 2010

La ricerca della felicità

L'idea di un blog nasce dal momento di cambiamento che sto vivendo proprio in questi giorni. Ho capito che l'unica cosa che devo fare è sentirmi bene e io sto bene quando uso la mia creatività. Quindi il mio motto è "Fà ciò che ami". Se non si ha le idee chiare riguardo a quello che dà gioia, bisogna cominciare a cercarlo!!!